Quanti di voi si sono mai chiesti quali sono le origini di questo ortaggio, quali popoli lo consumavano e come veniva cotto?
In merito alla zucca le informazioni che abbiamo peraltro sono un po’ controverse. Pensate che quest’ortaggio era conosciuto e coltivato, in varietà diverse, dai popoli più antichi, tra cui gli Egizi, i Romani, gli Arabi e i Greci. Questi popoli la importarono con molta probabilità dall’Asia Meridionale, più precisamente dall’India. La sua coltivazione tuttavia pare che non fosse a solo scopo alimentare: gli antichi Romani una volta svuotata la polpa e fatta essiccare la zucca la utilizzavano come contenitore per il sale, latte o cereali o addirittura né ricavavano piatti, ciotole, cucchiai e i più fantasiosi né ricavarono persino uno strumento musicale, le maracas sudamericane.
La zucca fu conosciuta dagli europei solo dopo la conquista delle Americhe quando Cristoforo Colombo portò in Italia diverse varietà di zucca; né arrivano varietà più disparate e di tutti i tipi: bislunga o rotonda, grande o piccola, verde, gialla, striata, rossa. Tuttavia non godette affatto di ottimo prestigio e venne comunemente ritenuto un cibo della bassa plebe.
Pertanto, inizialmente era coltivata per il popolo contadino che né ricavò ricette prelibate.
Le lunghe carestie che fecero cadere i pregiudizi sulle zucche che con il tempo iniziarono a essere apprezzate anche dalle classi sociali più abbienti.
Ma si è sempre chiamata così? L’ origine del suo nome potrebbe derivare dal latino cocutia che significa testa; nel tempo il suo significato prima di arrivare al nome attuale zucca è stato trasformato da cocuzza a cozuccca (termine ancora utilizzato nelle lingue dialettali di alcune regioni meridionali).
Oggi la zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture: oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano anche i semi, opportunamente salati. La zucca è un ortaggio che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Particolarmente famosi sono i tortelli alla mantovana, ripieni appunto dell’omonima varietà di zucca. Dai semi si ottiene un olio rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale.
Concludo con un elogio alla nostra zucca che risale al poeta Marziale (40 –104 d.C.), il quale ci ha lasciato un divertente epigramma su di un anfitrione che usava solo zucche per elaborare ogni sorta di vivanda.
“….le zucche Cecilio
taglia in mille pezzettini.
Le mangi all’antipasto
te le da nella minestra
te le serve per pietanza
le mette nel contorno”.